Il restauro con l'aerografo di Chiara e Mara
Chiara Salina e Mara Moscatelli sono due ragazze piemontesi, una ragioniera e l’altra maestra. Il loro destino evidentemente non era quello di presentare dei 740, o di tenere a bada una classe di bambini vocianti. Oggi gestiscono a Varallo Sesia (Vercelli) il laboratorio “LUCI & OMBRE” e si occupano di restauro e di cornici. Per arrivare a ciò hanno intrapreso un percorso portato avanti con passione e determinazione. Entrambe appassionate di pittura e di restauro, riposero ben presto il diploma di scuola superiore in un cassetto, per frequentare una scuola di restauro pittorico, una a Firenze, l’altra a Torino. Nel 1998 decisero di mettersi in società, aprendo il laboratorio e così cominciarono a spedire curricula e a visitare parrocchie per proporsi per il restauro di tele e dipinti d’epoca. Cominciarono a lavorare per la Sovrintendenza alle Belle Arti, specializzandosi in restauri di affreschi e dipinti su tela e tavola.
E l’aerografo? Nessuna notizia di questo strumento, almeno fino a quando un collezionista chiese loro di restaurare una targa di metallo, facendo vedere un campione restituito all’antico splendore dall’aeropenna. Mara e Chiara avevano già lavorato su targhe in metallo, con il classico ritocco pittorico, ma si erano rese subito che su quel materiale il risultato non era omogeneo come sulla tela. E quel campione, restaurato da mano esperta, denotava una qualità inarrivabile con il pennello.
La curiosità e l’interesse per il settore dei collezionisti di targhe antiche e di giocattoli di latta (una nicchia molto interessante) spinse Mara e Chiara a documentarsi e a seguire un primo corso base di aerografia e ad attrezzarsi per inserire questa tecnica tra quelle usate abitualmente.
E’ passato un po’ di tempo, Chiara e Mara hanno fatto esperienza, e oggi lavorano abitualmente ad aerografo su targhe antiche di ferro o latta, spesso maldestramente ridipinte per coprire la ruggine o le mancanze di colore. Si sono ritagliate una nicchia in un settore molto particolare, e le loro capacità sono richiestissime per la qualità dei risultati che ottengono.
Al primo corso base con Mario Romani è seguito un lungo periodo di sperimentazione e successivamente un corso specifico di micropittura con Claudio Mazzi. Il loro lavoro oggi va dalla preparazione della targa nelle zone mancanti (con un primer per metallo e poi con una prima base di colori da carrozzeria) fino alla base di trasparente e di ritocco a pennello. Le velature con colori a base nitro molto diluiti servono a modulare i toni progressivamente. Il restauro di queste targhe deve colmare le lacune o le abrasioni, senza eliminare totalmente i segni del tempo e non deve toccare o alterare nulla dell’originale. Come nella targa “ARRIGONI”, per la quale il committente non voleva un restauro completo, ma un ripristino dei colori originali. In questo caso, le lettere sono state ridipinte con l’aerografo e l’aiuto di mascherine adesive, creando ad arte delle finte macchie di ruggine sulle lettere beige, per ridonare alla targa l’autenticità dei segni del tempo. In questo Chiara e Mara oggi sono davvero uniche nel loro settore, e l’aerografo ha consentito loro di costruirsi un ulteriore possibilità per differenziarsi.